31/01/2012 09.15
Per questo trek i miei compagni d'avventura saranno Jacopo e Ludovico. Le previsioni portano mal tempo ma noi siamo euforici e motivati al massimo. Parcheggiamo la macchina nei pressi di un agriturismo a Quisisana, ci carichiamo gli zaini (circa 17Kg) in spalla e via per la strada.
Il primo tratto è costituito da circa 800m di dislivello distribuiti su xxxKm, con fondo misto, in prevalenza asfalto. Questo primo tratto rappresenta anche la parte più impegnativa della salita, tante saranno le pause ma alla fine in circa 3h45' arriviamo al Belvedere. Qui facciamo una sosta al bar dove, anche se ora di pranzo, è inevitabile una cioccolata calda e un pacco di biscotti (tutto offerto da Ludo).
Ristorati (e riscaldati) ci dirigiamo verso la funivia dove prendiamo il sentiero dell'alta via dei monti Lattari, una volta percorso (1h15') ci dirigiamo verso le "Neviere" e arrivati quasi in cima (10'), cerchiamo un posticino per il bivacco.
Montiamo il campo, come potete vedere dalle foto, ci siamo organizzati con una tenda canadese nella quale hanno "dormito" Ludo e Jaco, mentre io ho montato l'amaca con telo di copertura. Inoltre abbiamo montato un ulteriore telo per ripararci durante i pasti e per conservare la legna asciutta.
Pranziamo alle 16.00 (circa) e tra una chiacchiera e l'altra i pochi raggi di sole lasciano la montagna.
Le condizioni meteo peggiorano, iniziano a cadere i primi fiocchi di neve e nel giro di un paio d'ore l'ambiente p già ricoperto da uno strato bianco. Si fa ora di cena e il cuoco Ludo prepara le sue specialità. I pasti sono tutti "leggeri": salsicce arrostite, fagioli con tonno e peperoncino, zuppa di fagioli e salsiccia, trippa al sugo e peperoncino e per finire cioccolata, caffè e il mio infuso di aghi di pino.
Ma ritorniamo all'ambiente, la temperatura cala drasticamente e il manto nevoso diventa più spesso. Decidiamo di fare una breve passeggiata prima di andare a dormire, ma per digerire quello che abbiamo mangiato, ci vorrebbe ben altro... Passeggiamo senza l'ausilio delle torce, la luna risplende sulla neve che illumina l'ambiente circostante. Mai visto uno spettacolo così bello, tutto risplende e quando smette di fioccare, un silenzio assordante ricade su di noi per poi essere interrotto da un'ulteriore nevicata.
CONTINUA...
Durante
Il giorno dopo...
Montiamo il campo, come potete vedere dalle foto, ci siamo organizzati con una tenda canadese nella quale hanno "dormito" Ludo e Jaco, mentre io ho montato l'amaca con telo di copertura. Inoltre abbiamo montato un ulteriore telo per ripararci durante i pasti e per conservare la legna asciutta.
Pranziamo alle 16.00 (circa) e tra una chiacchiera e l'altra i pochi raggi di sole lasciano la montagna.
Le condizioni meteo peggiorano, iniziano a cadere i primi fiocchi di neve e nel giro di un paio d'ore l'ambiente p già ricoperto da uno strato bianco. Si fa ora di cena e il cuoco Ludo prepara le sue specialità. I pasti sono tutti "leggeri": salsicce arrostite, fagioli con tonno e peperoncino, zuppa di fagioli e salsiccia, trippa al sugo e peperoncino e per finire cioccolata, caffè e il mio infuso di aghi di pino.
Ma ritorniamo all'ambiente, la temperatura cala drasticamente e il manto nevoso diventa più spesso. Decidiamo di fare una breve passeggiata prima di andare a dormire, ma per digerire quello che abbiamo mangiato, ci vorrebbe ben altro... Passeggiamo senza l'ausilio delle torce, la luna risplende sulla neve che illumina l'ambiente circostante. Mai visto uno spettacolo così bello, tutto risplende e quando smette di fioccare, un silenzio assordante ricade su di noi per poi essere interrotto da un'ulteriore nevicata.
CONTINUA...
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