lunedì 29 marzo 2010

Bivacco in Solitaria

Avevo voglia di andare in montagna e di restarci, allora ho deciso di fare quest'ulteriore esperienza.
Sono partito da casa con uno zaino di circa 8Kg, di seguito i materiali utilizzati:
  • sacco a pelo militare -10
  • poncho militare
  • razione k
  • kit pronto soccorso
  • kit "sopravvivenza" (dalle pasticche di esbit alla coperta termica)
  • tuta in pile
  • guanti in pile
  • borraccia con gamellino
  • Corde di vario spessore
  • varie
Inoltre indossavo scarpe da trekking, doppie calze, pantalone militare, maglietta di cotone (mezze maniche), pile leggero, giubbino foderato in pile (che ho tolto dopo 15'...) ed in fine un berretto di cotone.

Dal punto di vista fisico questo trek è stato molto stancante e non vi nascondo le numerose bolle d'acqua alle dita dei piedi...

La notte è stata fredda però la temperatura non è scesa la di sotto dello zero (°C).
Il bivacco improvvisato è stato facile realizzarlo ma non ho trovato nulla per il giaciglio, c'erano solo rami in quanto tutti gli alberi erano spogli...
Allora come isolante ho preso una vecchia coperta termica. Inoltre non ho dormito direttamente sulla neve ma, essendo questa poca e campatta, l'ho raccolta formando dei mattoncini che mi sono serviti per chiudere una parte del riparo.
Tremendi sono stati gli spifferi di vento che comunque mi raffreddavano nonostante fossi ben coperto.
Se non avessi avuto il sacco a pelo avrei passato sicuramente una notte insonne.
Dopo questa esperienza consiglio la costruzione di un riparo che sia il più "chiuso" possibile quindi il cosidetto "canile" o rifugio a forma di "A" sono ottimali.
Avrei voluto accendere un fuoco ma, stanco di un trek con quasi 1000m di dislivello e con i piedi infreddoliti avevo solo voglia di starmene rintanato e prepararmi una bevanda calda con il fornelletto Esbit.







































LUOGOORATEMPONOTE
Start9.150.00
Faito "Madonnina"10.2055'sosta di 5'
Belvedere12.00100'sosta di 15'
Chiesa San Michele13.0363'sosta di 10'

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Ciao :-)

Tu sei matto :-))

Anche io sono uno che ama le escursioni in solitaria e dorme da solo nei boschi, ma la tua attrezzatura è troppo spartana e poco adatta, attenzione, mai sottovalutare l'ambiente naturale, per la propria sopravvivenza è importante una corretta scelta dei materiali:
ad esempio, la maglietta di cotone che hai menzionato, non è per niente adatta per le escursioni, ne va della salute, in quanto non fa evaporare in fretta il sudore, che in quelle condizioni ti si asciuga sulla pelle e ti fa sentire molto di più il freddo.
Mantenere una certa salute fisica, in condizione anche relativamente streme è fondamentale per la buona riuscita di queste esperienze.
Valuta bene la tipologia del materiale.

Ciao e buona fortuna :-)

Leonardo

ed un

@lf ha detto...

Ciao Leonardo,
grazie per i complimenti. :-)

Nel piccolo articolo non ho scritto tutto e quindi ne approfitto del tuo intervento per fare qualche precisazione.

Hai ragione, le maglie di cotone non sono adatte per i motivi che hai elencato però non sempre si ha a disposizione il materiale che si vorrebbe quindi bisogna arrangiarsi...
Ovviamente avevo un cambio e quindi non ho avuto problemi.

Il problema, invece, da non sottovalutare sono i piedi.
Ogni 3/4 ore di trek bisognerebbe cambiare le calze e mettere quelle che avevamo ai piedi (ad es. appese allo zaino) ad asciugare. Se c'è neve dobbiamo assolutamtente evitare che il piede si bagni e quindi perda calore; inoltre collo e testa devono essere ben coperti tutto ciò per evitare che il corpo (che funziona come un termoregolatore) raffreddi le zone periferiche.