giovedì 29 ottobre 2009

Piante & Tuberi

In questa sezione inserirò le descrizioni delle piante e dei tuberi che troverò durante le mie escursioni.
Nota: tutte le fonti sulle piante e i frutti sono state prese dal sito dell' ASSOCIAZIONE MICOLOGICA NATURALISTICA MONTI SIBILLINI.
Inizio dalla più semplice da riconoscere:

###ORTICA (Urtica Dioica)###
La foto è stata fatta nel "vallone "scurolillo" a Castellammare di Stabia.












HABITAT:
Cresce fino a 1800 metri.
NOTE:
Ha foglie opposte, grossolanamente dentate, con peli urticanti fitti al di sotto;
Questa pianta è urticante al contatto ma da cotta perde le sue proprietà urticanti.
CUCINA:
I giovani germogli sono impiegati, dopo cottura, per preparare frittate, sformati e risotti, ottimi anche bolliti e conditi con olio e limone.
SALUTE:
Grazie ai suoi numerosi principi attivi ha proprietà depurative, diuretiche, rimineralizzanti e toniche; il decotto è usato nella cura dei reumatismi e in tutti i disturbi dell'apparato intestinale, svolge funzioni epatobiliari e aumenta la secrezione lattea. Per uso cosmetico se ne fanno lozioni, impacchi e sciacqui per la cura delle pelli seborroiche, contro la forfora e la caduta dei capelli.




###PARIETARIA (Parietaria Officinalis)###
La foto è stata fatta nel "vallone "scurolillo" a Castellammare di Stabia.












HABITAT:
Boschi, incolti, ambienti ombrosi, muri e macerie sino a 900 mt.
NOTE:
Pianta perenne, alta sino ad 1 mt, con fusto eretto, scarsamente ramoso;
Foglie ovali con nervature trasparenti, ruvide al tatto, e la fine peluria della pagina inferiore la fa aderire e attaccare ai vestiti.
CUCINA:
Le foglie giovani sono commestibili e si consumano come una qualsiasi verdura ; esse si raccolgono da piantine che non abbiano ancora le infiorescenze.
Si possono cucinare come gli spinaci e l'acqua di cottura, di un bel verde intenso, può essere utilizzata per preparare minestre di riso.
SALUTE:
La Parietaria contiene una buona dose di nitrato di potassio ed è, quindi, assai diuretica, impiegata nelle infezioni delle vie urinarie e come depurativa per curare i reumatismi; il gusto leggermente sgradevole dei preparati può essere corretto aggiungendo una scorza di limone.
In uso esterno la pianta, battuta tra due pietre, è indicata per curare mal di denti, contusioni, foruncoli e ragadi.



###CICLAMINO### !!!Velenoso!!!
La foto è stata fatta nel "vallone "scurolillo" a Castellammare di Stabia.













La foto è stata fatta nel "vallone "scurolillo" a Castellammare di Stabia.












HABITAT:
Fino a 1300 m
NOTE:
Le foglie terminano con un apice acuto, mentre i margini sono percorsi da denti grossolani(non presenti in foto!!!); la lamina fogliare ricorda quella dell'edera;
I fiori sono inodori di colore rosa e chiazzati di purpureo alla base dei petali e fioriscono in autunno.
Il bulbo della pianta (che sembra una patata) e le radici sono tossiche.
CUCINA:
In cucina NON si deve usare : è una pianta velenosa.
SALUTE:
La pianta regola il flusso mestruale, elimina i vermi intestinali e purgante, ma anche dotate di proprietà abortive. Ma tutti sono d'accordo nel consigliarne un uso moderato in quanto le radici sono tossiche.



###Dafne Laureola### !!!velenoso!!!
La foto è stata fatta nelle Faggete di M. Faito a Castellammare di Stabia.












HABITAT:
Boschi di latifoglie su terreno blandamente acido sino a 800 mt
NOTE:
Piccolo arbusto sempreverde;
Foglie sempreverdi lunghe sino a 12 cm, addensate verso l'apice dei rami, le inferiori ripiegate verso il basso;
Fiori in piccoli racemi ascellari, giallo-verdognoli, che compaiono da febbraio a maggio ;
Il frutto è una drupa ellissoide, nero-violacea, a maturazione in luglio-agosto.
L'avvelenamento, di solito a seguito dell'ingestione dei frutti, si manifesta con senso di bruciore alla bocca, salivazione abbondante, dolori gastrici, vomito, diarrea sanguinolenta, paralisi e collasso.
Spesso anche il solo contatto può causare arrossamenti e vesciche sulla pelle.
CUCINA:
In cucina NON si deve usare : è una pianta velenosa.
SALUTE:
Hanno proprietà purgative ed emetiche, ma sono piante molto velenose, il cui uso casalingo è assolutamente da evitare.



###CALATREPPOLA AMETISTINA (Eryngium amethystinum)###

La foto è stata scattata sul sentiero che da
"Pian del Pero" porta al "Conocchia" su M. Faito.












HABITAT:
Si trova nei prati magri e pascoli aridi e poveri, zone sassose e assolate. Preferisce suoli ricchi di calcio.
Diffusione altitudinale: dal piano a 1600 m slm.
NOTE:
E' una pianta erbacea perenne dai fiori a forma di stella, molto spinosa e dal colore azzurro-violetto appartenente alla famiglia delle Apiaceae.
CUCINA:
La radice è commestibile, se bollita a lungo.
Sostanze presenti: saponine, inulina, resina, gomma, tannini, saccarosio.
SALUTE:
Proprietà curative: diuretiche, spasmolitiche, galattofughe, sudorifere.

(da Vikipedia)

1 commento:

Anonimo ha detto...

Molto utile unica cosa, se usi il flash fai attenzione le foto sono molto illuminate. per il resto very good!